Arte e luci in una galleria sul mare
Il luccichio del mare si confonde con quello dei capolavori creati dall'artista polignanese Peppino Campanella che ha scelto come base per le sue creazioni un vecchio frantoio di famiglia.
In questo tempio della luce ogni opera è unica: le sue tipiche lampade-scultura nascono da lastre di vetro recuperate da vetrerie in dismissione, lavorate a mano, evidenziandone la naturale luminescenza.
Le opere non hanno solo lo scopo di illuminare, ma anche di creare atmosfere, evocare mare, cielo e… meraviglia.
Le sue lampade hanno fatto il giro del mondo, negli spazi espositivi più esclusivi e sono anche apparse in alcuni film italiani quali: “Quello che le ragazze non dicono” di Carlo Vanzina, “Faccia di Picasso” di Massimo Ceccherini, “Sangue vivo” di Edoardo Winspeare, “Denti” di Gabriele Salvatores e “La Febbre” di Alessandro D’Alatri, suo amico.

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